L’abito fa il monaco! comunicare con l’immagine

Oggi più che mai l’immagine riveste una grande importanza: è sicuramente il primo biglietto da visita visivo che offriamo al prossimo, e trascurarlo potrebbe essere un passo falso. Con l’abbigliamento, e in generale attraverso la nostra immagine, comunichiamo molto di noi stessi: chi siamo, cosa facciamo, e soprattutto se ciò che siamo esteriormente è coerente con il nostro io interiore, e perché no,  con la nostra professione.

La comunicazione attraverso l’abbigliamento, la postura, i gesti, i movimenti del corpo e del viso viene detta “non verbale”, ed ha un influenza sul prossimo addirittura del 55%, contro il 7% della comunicazione verbale (ciò che effettivamente diciamo); da ciò si deduce che comunichiamo molto di più attraverso l’immagine, la mimica facciale e la gestualità che non con le parole…..in generale una persona che si presenta sciatta, trasandata, poco curata lancia anche il messaggio implicito di poco amor proprio ed autostima.

Ma come è possibile allineare la nostra immagine esteriore con ciò che facciamo/siamo? Prima di tutto occorre farsi delle domande: cosa voglio comunicare? Sobrietà, affidabilità, empatia, creatività, solo per citare alcuni aspetti tra i tantissimi possibili. E che tipo di persona sono? Affabile, perfezionista, ricercato, semplice, ecc. Fatta questa analisi occorre capire,  preferibilmente insieme al consulente di immagine, come esprimere queste caratteristiche a livello stilistico: ad esempio, se voglio esprimere empatia eviterò outfit troppo ricercati e perfetti (avete presente le classiche donne senza un capello fuori posto?). Chi infatti avrebbe voglia di aprirsi e confidarsi con una persona che appare perfetta, quasi inavvicinabile? Deve piuttosto sembrarci accogliente e alla mano, affabile. E cosi via, a seconda di quello che desideriamo esprimere.
L’immagine giusta ci può aiutare anche nel mondo del lavoro: in questo caso occorre studiare in anticipo che tipo di azienda o persona è il nostro futuro datore di lavoro. È un’azienda formale e strutturata? O si tratta di un ambiente informale e creativo? Anche il nostro abbigliamento infatti incide sulla valutazione che ci verrà fatta durante il colloquio di selezione; tra l’altro non dimentichiamo che i colori incidono fortemente nel messaggio che trasmettiamo, pensate agli operatori del settore sanitario e del benessere o ai cuochi che vestono quasi esclusivamente di bianco, simbolo di purezza, pulizia, candore.
Ed infine, anche nei rapporti interpersonali l’immagine conta: pensiamo al primo appuntamento con un nuovo partner,  all’aperitivo fuori con le amiche, alla cena per conoscere i suoceri, un invito a teatro, ecc. Ogni contesto richiede delle piccole regole di bon ton e logica: se dovete infatti essere presentati ai vostri futuri suoceri sicuramente sarà da evitare un abbigliamento troppo sexy, ma allo stesso tempo che non sia nemmeno trasandato…. insomma, la regola della via di mezzo è spesso corretta!

Vi siete mai chiesti se un appuntamento importante della vostra vita possa essersi concluso negativamente anche a causa di come ci siamo presentati, oltre che per il nostro comportamento e parole? Meditate gente, meditate…e se la pensate diversamente o avete altro da aggiungere potete scrivere i vostri commenti sulla mia pagina fb o sul blog! Vi aspetto al prossimo articolo, a presto!

Valentina

http://www.valentinalombardi.com



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