Guest post – come affrontare un colloquio di lavoro

Oggi lascio spazio a una mia collega, Chiara Cavenago di Le Faremo Sapere, consulente di carriera molto empatica e preparata, che vi aiuterà a capire come affrontare al meglio un colloquio di lavoro. Ho avuto modo di conoscere Chiara qualche tempo fa e la apprezzo veramente tanto, sia come persona che come professionista! Lascio la parola a lei ora….E nel frattempo, se vuoi avere qualche dritta su come vestirti ad un colloquio, prova a leggere questo mio articolo dall’archivio del blog: http://www.valentinalombardi.com/come-vestirsi-per-un-colloquio-di-lavoro/

Ciao a tutti, mi chiamo Chiara e sono una consulente di carriera; ringrazio Valentina per questo spazio nel suo blog! In questo articolo volevo spiegare ai lettori le strategie migliori per presentarsi ad un colloquio di lavoro.

Affrontare un colloquio di lavoro è tipicamente una delle situazioni generatrici di stress che prima o poi nella vita, più o meno frequentemente, tocca affrontare.

Personalmente ho svoltato quando mi è stato suggerito di considerare l’intervista di selezione come se fosse una riunione di affari, in cui le parti al tavolo sono sullo stesso livello e si incontrano per valutare le reciproche caratteristiche e la loro rispondenza alle proprie esigenze.

Da libera professionista questo passaggio forse mi è alla fine parso più semplice e naturale, in fondo anche io sono “un’azienda”, ma resta poi sempre lo scoglio iniziale e l’amletico dubbio che attanaglia quando affrontiamo situazioni fuori dal quotidiano: e ora, cosa mi metto?

Per fortuna per risolvere questi dilemmi ci sono professioniste preparate come Valentina, che ci vengono incontro con i loro preziosi consigli anche nei momenti in cui la nostra autostima, magari messa a dura prova, rischierebbe di farci fare dei rischiosi scivoloni. Superato brillantemente l’intoppo dell’aspetto estetico, occorrerà concentrarsi anche sui contenuti, e qui posso essere di aiuto direttamente, perché entriamo nella mia materia.

Si sono già spesi fiumi di parole su come presentarsi ai colloqui, ma voglio concentrarmi qui su un aspetto particolare: conoscersi a fondo per presentarsi sicuri di sé.

Se non sono convinta io personalmente del mio valore, come posso convincere la mia controparte a scegliere proprio me?

La sicurezza si può ottenere su diversi fronti: certamente l’immagine che trasmettiamo ha un peso nella fase iniziale di conoscenza con la controparte, ma il nostro abbigliamento, trucco e parrucco, profumo e accessori hanno anche un valore nell’energia che ci trasmettono quando ci sentiamo a nostro agio nei panni che indossiamo (per fare un esempio: Veronica Benini, aka Spora, organizzava corsi di camminata sui tacchi come strumento di empowerment).

Un altro fondamentale pozzo di energia ci viene dalla consapevolezza che abbiamo dei nostri punti di forza. Vale la pena spendere del tempo per analizzarci, allo scopo di trovare quello che davvero ci contraddistingue e in cui siamo davvero brave ed esperte. Questo esercizio poi servirà ad arricchire la presentazione che verrà sicuramente richiesta all’inizio del colloquio: il “più” che inseriremo sarà l’enunciazione delle nostre caratteristiche intrecciandola alla nostra storia professionale. L’idea alla base è quindi quella di lavorare innanzitutto su di sé, per far emergere tutto quello che di bello e interessante è stato fatto nel corso della propria esperienza professionale.

La consapevolezza dei propri punti di forza aiuta anche ad affrontare domande all’apparenza insidiose come “Perché dovremmo assumere proprio lei?”: se non sappiamo rispondere, se non abbiamo idea del perché siamo adatti a quel ruolo in quell’azienda, beh, di certo non sarà il selezionatore a dircelo, no?

Conoscerci implica anche avere chiari i nostri obiettivi professionali: se non sappiamo dove vogliamo andare, cosa vogliamo fare da grandi, trasmetteremo confusione e insicurezza al recruiter.

Prima di andare a sostenere un colloquio, chiediamoci cosa sappiamo di questa opportunità, quali attività andremo a svolgere, quali competenze ci sono richieste; immaginiamoci già al lavoro: come ci sentiamo, cosa ci dice la pancia? Se c’è qualcosa che non ci convince, approfondiamo e troviamo l’origine del nostro dubbio; se ci mancano informazioni, teniamo buone le domande da fare quando, alla fine dell’incontro, sicuramente ci verrà data la possibilità di porle.

Affrontare un colloquio non è solo questione di scegliere il vestito giusto o conoscere il nome e l’indirizzo dell’azienda. È sapere di arrivare preparati su quella materia che dovremmo conoscere a fondo, ma che spesso diamo per scontata: noi stessi.

Chiara Cavenago

Consulente di carriera e orientamento professionale

https://chiaracavenago.itinfo@chiaracavenago.it

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LinkedIn: Le Faremo Sapere – Blog



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